venerdì 15 luglio 2016

The Cameraman's Revenge

Quest'oggi, dopo aver sperimentato l'ebrezza di fare l'imbecille in giro andando a caccia di Pokemon (sì, pure io ho installato Pokemon GO, e per una alla quale è mai fregato nulla di questi animaletti, direi che è notevole) ho dato un'occhiata alla lista dei film muti salvati su YouTube, decidendo di visionarne uno a caso.
La scelta, è caduta su di una pellicola alquanto bizzarra.
The Cameraman's Revenge è un film del 1912 realizzato da Ladislas Starevich, regista del quale ho già parlato in passato.
Ladislas Starevich deve la sua fama al fatto di essere stato l'autore del primo film  nella storia del cinema, con protagonisti dei pupazzi animati.


Tutta la sua carriera come regista, è stata dedicata alla realizzazione di film animati, utilizzando la tecnica denominata “stop motion”
Come si può intuire, anche The Cameraman's Revenge è stato “costruito” con questa tecnica.
In un epoca come quella dei primi anni del '900, l'abilita' di  Starevich, la sua indiscutibile passione e costanza, risplendono in maniera speciale.
Nei tredici minuti e rotti, assistiamo ad una storia di infedeltà e vendetta tra... insetti.
Avete capito bene, gli attori in scena sono scarabei, libellule, cavallette e via discorrendo.
Starevich avrebbe voluto impiegare insetti vivi per il suo progetto, ma sciaguratamente per lui (e per le povere creature) il calore dei fari di scena era a loro insostenibile.
Fu così obbligato ad utilizzare esemplari morti (e menomale direi), elaborati in maniera tale da renderli adatti ai suoi scopi.
Devo dire che assistere ad una sordida storia di tradimenti messa in scena da insetti, si è rivelata un'esperienza davvero unica.
Quello che lascia sorpresi, non è tanto il tema “adulto” e trito del corto, ma il modo di muoversi degli "attori" protagonisti.
Pur presentando un fluidità non ottimale (stiamo parlando del 1912, ricordiamolo) gli insetti agiscono davanti alla macchina da presa, sfoggiando movimenti tutt'altro che semplici.
E qua, inevitabilmente, ho provato un'ammirazione potente per questo regista, dalla pazienza certosina.
La trama è semplice, e spiega il perché di un titolo come  “The Cameraman's Revenge”.
Mister Grasshopper (cioè cavalletta, nel caso qualcuno non lo sapesse) è un cameraman. Decide di vendicarsi di Mister Beetle (scarabeo) filmandolo di nascosto, mentre si intrattiene con un'avvenente Dragonfly (libellula)
La sua vendetta, scaturita da una banale lite al nightclub dove la libellula si esibisce come soubrette giungerà al suo culmine, quando Mister Beetle andrà al cinema in compagnia della moglie, vedendo proiettato sullo schermo un film molto particolare: il suo incontro proibito con la soubrettina.
L'addetto alle proiezioni difatti, è nientemeno che Mister Grasshopper.
Al di là della trama, che come potete vedere è nulla più di un drammone popolare da giornaletto scandalistico, il corto ha un fascino che oscilla tra macabro e stupefatto, nell'ammirare questi insetti (morti) compiere azioni comuni agli esseri umani come guidare un auto, baciarsi, dipingere o altro.
È davvero stranissimo, ed a tratti disturbante.
Ammiro inoltre il coraggio del regista, per aver scelto di utilizzare queste creature come protagoniste; non si tratta certamente di soggetti graditi a tutti, specie se parliamo di scarabei o cavallette.
Una visione interessante, strana, un po' creepy forse, ma degna di attenzione.
Potete trovare  The Cameraman's Revenge per intero su YouTube.

2 commenti:

  1. Il cinema degli inizi regala delle esperienze affascinanti e molto originali. Grazie della segnalazione!

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