Come
ormai sapete se leggete questo blog (sto parlando al nulla) spesso
trovo spunti grazie a Tumblr, o video fan made scovati su YouTube.
Gandahar,
film di animazione Francese del 1988, l’ho scoperto per “colpa”
di un canale dedicato alla musica retro dance, electro e
varie, che seguo su YouTube.
Il
video in questione e’ Automat – The rise.
Giusto per sprecare tempo su cose delle quali non frega a nessuno,
dirò che Automat è un
album nato dall’unione di alcuni musicisti Italiani per
sperimentare le potenzialità di un nuovo strumento musicale: il
MCS70.
Si
trattava di un sintetizzatore analogico progettato e costruito da un
altro Italiano: Mario Maggi. (Ho indagato molto frettolosamente su
questo personaggio, che sembra essere una sorta di pioniere nella
costruzione di sintetizzatori)
Automat
diede vita ad un unico album, dopo il quale i musicisti coinvolti
presero vie differenti.
Tornando
a Gandahar, il video che accompagna “The rise” è
stato realizzato montando spezzoni tratti dal film.
René
Laloux, il regista, si era già distinto per un altro pregevole
lavoro di animazione (che vedrò presto) ovvero “La
Planète sauvage” del 1973.
Gandahar
è una sorta di fiaba
fantasy/ sci-fi basata su di una novella scritta da Jean-Pierre
Andrevon intitolata Les Hommes-machines contre Gandahar (The
Machine-Men versus Gandahar)
La
trama: Gandahar è un
mondo idilliaco dove le genti vivono in simbiosi con la natura.
Un
giorno, tuttavia, questa serenità
viene infranta dall’arrivo di misteriosi uomini di metallo.
Gli
automi dall’aspetto spaventoso, (e che ricordano i Cyberman di
Doctor Who) pietrificano gli abitanti del pacifico mondo.
Le
persone ormai divenute statue vengono stivate in giganteschi
magazzini, la cui forma è
identica a grosse uova.
Le
uova, trasportate grazie all’uso di macchine, sono poi
condotte ad un luogo dove si erge una sorta di immenso portale.
Ciò
che vi entra svanisce, e viene rimpiazzato da nuovi uomini di
metallo.
Nella
capitale di Gandahar, Jasper, il consiglio tutto femminile che
governa quei luoghi si attiva, per cercare di capire cosa siano gli
uomini di metallo, e come fermarli.
Viene
dunque convocato Sylvain, da tutti chiamato Sylv, un soldato al
servizio di Jasper.
Sylvain
intraprenderà un viaggio ricco di avventure, durante il quale farà
la conoscenza di Arielle, una giovane e bella abitante di Gandahar.
I due
cadranno sin da subito innamorati l’uno dell’altro, rimanendo
uniti ed inseparabili per tutta l’avventura, che li porterà a
scoprire come il popolo di Gandahar fosse in realtà tutt’altro che
perfetto e pacifico.
L'ombra
di oscuri esperimenti genetici macchia il passato della popolazione,
la quale è in definitiva
la causa stessa del male che stanno cercando di estirpare.
Vorrei
spendere più parole su trama e messaggio del film, ma credo che così
facendo rovinerei ad un eventuale futuro spettatore il piacere di
scoprire i segreti di Gandahar, degli uomini di metallo e via
discorrendo.
Il film
è disponibile
liberamente su YouTube in due versioni: originale (in Francese con
sottotitoli Inglesi) o Inglese.
La
versione in Inglese è
stata rimaneggiata perdendo alcuni degli elementi originali tra cui
la colonna sonora, ed ha subito alcuni censure minori che, vedendo il
film in Francese, risultano piuttosto sciocche ed immotivate.
Vi
consiglio quindi di visionare il film in Francese con sottotitoli
Inglesi.
Personalmente
l’ho amato molto, anche se durante la prima parte ho sofferto un
po’ per via della storia d’amore tra Sylv ed Arielle.
Onestamente
l’ho trovata un po’ troppo “accelerata” per i miei gusti, ma
è un parere personale.
Gli
scenari onirici e surreali di Gandahar, le sue creature distorte e
ricche di creatività, i colori pastello vagamente acidi e
psichedelici sono tutti elementi di grande fascino, che chi apprezza
questo genere di animazione troverà estremamente interessanti.
Sylv
è un eroe senza macchia, leale, ma non perfetto.
Non è
invincibile, non è
super potente, ed ho apprezzato molto questo suo aspetto cosi
“umano” e per certi versi normale.
Il
ruolo femminile in questo film, appare molto forte.
Sia il
consiglio di Gandahar che Arielle danno prova di forza d’animo,
grande intelligenza e coraggio.
Sylv è
l’eroe forse, ma chi regge ogni cosa, chi cerca e trova la vera
soluzione al problema sono le donne. Lui è
unicamente uno strumento in parte sacrificabile. (cosa della
quale è perfettamente
consapevole)
Gandahar
ci fa riflettere sul ruolo che l’uomo ha nei confronti della
natura.
Sul
fatto che giocare con essa e la vita, cercando poi di insabbiare
errori e brutture commessi come se nulla fosse rappresenta un atto
grave, probabile fonte di sciagure future, per le quali potrebbe non
esservi alcuna soluzione.
Un
monito per l'umanità che spesso dimentica il suo ruolo di ospite su
questa Terra provocando disastri, calamità,
alterando il corso naturale degli eventi sino a deformarli, creando
mali tanto grandi, da divenire potenzialmente impossibili da
fronteggiare o risolvere.
Buona visione, e come sempre, se volete, lasciatemi il vostro parere nei commenti.
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