Visualizzazione post con etichetta sex. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sex. Mostra tutti i post

sabato 24 settembre 2016

Kaze to ki no uta - Il poema del vento e degli alberi

Il poema del vento e degli alberi (Kaze to Ki no Uta) è un anime del 1987 tratto dal manga omonimo, pubblicato in Giappone tra il 1976 e il 1984.
Considerato uno dei primi titoli con tematiche omosessuali, impiegò ben nove anni prima di venire pubblicato, poiché l'autrice Keiko Takemiyasi rifiutò categoricamente di censurare le parti scabrose contenute nella storia.
L'adattamento animato del 1987 mostra solo la prima parte, del ciclo narrativo contenuto in  Kaze to Ki no Uta
L'intera vicenda si svolge in Francia, precisamente in Provenza, nella seconda metà del 1800.
Serge è un giovane ragazzo figlio di un aristocratico e una zingara, che rimasto orfano viene inviato in un prestigioso collegio maschile, lo stesso dove il padre aveva studiato in gioventù.
Serge, ormai adulto, torna a visitare i luoghi che lo videro adolescente, rimettendo piede nella stanza numero 17 teatro della sua turbolenta relazione con Gilbert, il compagno di stanza.


Gilbert è un giovane di angelica bellezza, il cui comportamento suscita disapprovazione e chiacchiere.
Sin da subito risulta chiaro come Gilbert sia invischiato in sordide relazioni sessuali con diversi uomini.
Sembra inoltre soffrire di una salute alquanto cagionevole, che necessita un uso costante di medicinali, ai quali è ormai assuefatto.


Serge, ragazzo innocente, nobile e dall'animo puro, si ritrova a dover avere a che fare con questo strano e disturbante soggetto evitato da tutti.
Ogni studente sa che razza di vita faccia, ma nessuno interviene affinché le cose cambino, o si interessa a cercare di capire perché Gilbert sia tanto ossessionato da relazioni violente, promiscue e pericolose.
Sarà proprio Serge a preoccuparsi per lui, cercando in ogni maniera di instaurare un contatto positivo con il compagno di stanza.
Gilbert per tutta risposta chiedera' ad uno dei suoi amanti di far fuori il ragazzo, in cambio di “tutto ciò che vuoi” alludendo ad una prestazione sessuale.
La cosa sembra andare come stabilito quando l'amante mette fuori combattimento Serge, e poi decide di prendersi ciò che gli spetta forzando Gilbert ad un rapporto omosessuale.
A questo punto Serge, ripresosi dallo stordimento (gli era stato somministrato dell'etere) salva Gilbert azzuffandosi con l'amante del ragazzo, mostrando non solo di possedere una grande forza fisica e tenacia, ma anche e sopratutto un animo indomito, leale, solido come acciaio.
Così Gilbert decide di “accettare” Serge.
Si tratta di una vittoria momentanea per il ragazzo, il quale si vedrà ben presto costretto ad affrontare la consapevolezza che Gilbert è felice di vendere il proprio corpo.
Non mi dilungo in ulteriori dettagli per non guastarvi troppo il piacere di visionare il film, qualora decideste di farlo.
Il poema del vento e degli alberi è un anime coraggioso, onesto e non troppo edulcorato, che parla di omosessualità, stupro, uso di droghe, sadismo e discriminazione.


Gilbert si rivelerà essere nulla più di una creatura spezzata ed infelice abusata sia dal suo tutore/zio nonché benefattore del collegio in cui studia, (cosa che spiegherebbe perché possa mancare al coprifuoco o alle lezioni senza venire punito) che da tutti gli uomini con cui ha avuto a che fare.
Lo zio l'ha “educato” al piacere di essere torturato e usato, tanto che quando il giovane che prova per l'uomo un sentimento sincero riceve da lui una lettera dal contenuto scioccante impazzisce di dolore, sfogando quanto sente in un rapporto sessuale di incredibile violenza.
Purtroppo non ho idea di cosa parlasse la lettera, perché la versione in Italiano scovata su YouTube non offre sottotitoli con la traduzione dei kanji Giapponesi in sovrimpressione.
Deve trattarsi in ogni caso di parole terribili o dolorose studiate appositamente per indurre Gilbert a soffrire, dedicandosi all'autolesionismo per compiacere i desideri dello zio.
L'uomo nutre la perversa convinzione che solo tramite tanto dolore, il giovane potrà divenire un essere dotato di pura sensualità.
Sconvolto Gilbert si recherà da uno dei suoi amanti, invocando di essere preso con la violenza, picchiato, stretto sino alla morte.
È evidente come il concetto di amore espresso dal giovane sia distorto a causa delle sevizie subite in tenera età, rendendo Gilbert una figura vulnerabile tristissima nella sua fragilità di essere umano soggiogato, sfruttato, reso incapace di guardare ai sentimenti e al sesso in maniera equilibrata.
Solo Serge sembra possedere la chiave segreta, per donare un briciolo di luce a quell' anima resa oscura dalla sofferenza.
Gilbert tornato in collegio dopo il burrascoso rapporto, chiederà a Serge di dormire con lui.
Serge dapprima si opporrà, accettando poco dopo per compiacere il compagno di stanza.
Non è un atto di debolezza il suo, e tanto meno di pietà; si tratta di amore, poiché tra le righe si capisce come Serge sia attratto da Gilbert.
I due dormiranno assieme, nudi, abbracciati l'uno all'altro.
Finalmente Gilbert può assaporare vero calore umano, pace, amore sincero.
Attraversato da un filo costante di tristezza e cupa disperazione, vagamente disturbante per i temi trattati contrapposti allo stile di disegno del periodo tutto occhioni stellati e linee delicate, Kaze to ki no uta scorre tenendo lo spettatore agganciato allo schermo dal principio alla fine.
Opera importante per il suo gusto rivoluzionario, tutt'ora attualissima nella sua cruda semplicità, Il poema del vento e degli alberi e' un film imperdibile per tutti gli appassionati del genere, per chi si interessi di temi omosessuali in arte e letteratura, per gli amanti dell'animazione giapponese in stile vintage.
Cercatelo, guardatelo, e lasciatevi rapire.

giovedì 9 giugno 2016

Violence Jack - Harem Bomber

"When passing, Jack does not remain for too long, as he follows the chain of desolation, the odour of blood. Jack; When witnessed to the massacres and bloodshed, his violent blood awakens, attracted by the splendour of his jack-knife hidden close to his chest. Despite this, survivors say that in those burning eyes, shines the light of knowledge."

Come ho avuto modo di dire diversi mesi fa (non ricordo quanti, ma erano parecchi) apprezzo ed ascolto diversi artisti, di quel filone musicale denominato sbrigativamente New Retro Wave, ma che può essere anche catalogato sotto l'etichetta di Synthwave.
Grazie a questi artisti, e specialmente ai video associati ai loro brani, video generalmente di tipo fan made, sono venuta a conoscenza di alcuni film di animazione Giapponese, prodotti tra la fine degli anni '80 e gli anni '90.
Personalmente, apprezzo molto quel determinato periodo, perché quanto venne prodotto in quegli anni presenta un tipo di disegno e tematiche assai più crude, violente e realistiche per certi versi, rispetto quanto visto negli anni precedenti.
Il campo dell'animazione Giapponese fine '80 ed inizio '90 mi affascina, e quando scovo un titolo potenzialmente interessante, mi adopero per cercarlo nel web.
Qualche giorno fa, grazie a questo video ( Dan Terminus / Restless Destroyer- True violence) sono venuta a conoscenza di tre OAV con protagonista Violence Jack, il celeberrimo personaggio ideato da Go Nagai nel 1973
Violence Jack, che in ordine di tempo e' successivo ad un altro titolo cult come Devilman, e' un manga che ho in parte letto tempo fa, sfruttando una piattaforma di scan gratuite. Purtroppo l'opera si e' rivelata menomata di varie parti, rendendomi impossibile terminare di leggerla.
In ogni caso, il background nel quale e' nato e si muove Violence Jack non mi era nuovo, e, come ovvio, neppure la sua figura.
Vorrei precisare che non e' necessario aver letto il fumetto per riuscire a seguire la trilogia di film, ma di sicuro conoscere alcuni dettagli della storia, può essere di aiuto.
Ieri notte, mentre moroso guardava Gomorra, ho aperto YouTube, affrontando il primo titolo della serie: Violence Jack- Harem bomber.
Prodotto nel 1986, descrive solo una minima parte dell'arco narrativo che compone la storia di Jack.
Il film, al di la di uno stile grafico che amo (non eccelso in quest'opera, ma ok), delle musiche così deliziosamente synthwave, e dei temi trattati ricchi di splatter, violenza e sesso, non entusiasma per il contenuto della trama, o la costruzione della stessa.
Dopo una breve introduzione piuttosto lirica, sul perché la regione del Kanto in Giappone si sia tramutata in uno scenario post atomico popolato da individui poco raccomandabili, la storia sposta la propria attenzione su due ragazze.
Mari, quella carina e puccettina giunta in città in cerca del fidanzato Ken, ed un'altra dalla capigliatura in stile Mirko dei BeeHive e il rossetto verde, fuggono da una specie di mistress frusta-munita che ama indulgere in torture, sesso saffico, e corruzione di anime innocenti.
Costei, e' stata incaricata dall'indiscusso regnante del posto, lo Slum King, che appare al pubblico come un soggetto tirato fuori di peso da Mad Max, di “reclutare” giovani fanciulle preferibilmente vergini, per poi smerciarle come schiavette da letto.
Mentre Jack sbudella gente a casaccio, loro vengono ricatturate e sottoposte ad un trattamento esclusivo da parte della mistress, che si occupa personalmente di “educarle” tramite un'allegra sessione di sesso lesbo.
Quando tuttavia Mari la fanciulla puccia, viene gettata nuda sul letto per una sana dose di “rieducazione”, viene vista da un baldo giovanotto, che sta pattugliando i dintorni in elicottero.
Questi, e' il capo delle guardie personali dell'Harlem (o Harem) Bomber, personaggio che da quel che ho capito gestisce vari traffici per conto dello Slum King, ed e' discretamente voglioso di far fuori Violence Jack.
Si scopre cosi' che (sorpresona)  il capo delle guardie e' Ken, il fidanzato perduto lungamente cercato dalla dolce Mari.
Harem Bomber ordina a Ken di eliminare Violence Jack in cambio della salvezza di Mari, e lui e' costretto ad accettare.
Alla fine tuttavia, non vi sarà uno scontro vero e proprio tra lui e Jack, ma tra quest'ultimo e Harem Bomber.
Dopo fontane di sangue e tamarraggini varie, Harem Bomber riuscirà a tranciare un braccio a Jack, facendolo precipitare da una considerevole altezza.
Mari, scassando gli zebedei al fidanzato lo obbligherà ad aiutare Jack, il quale per riconoscenza usa l'elicottero sul quale i due stavano tentando la fuga come arma, spiaccicando Harem Bomber ed uccidendo Ken.
Mari si salva per puro culo, e mentre Jack, usando l'immenso potere di una tempesta e del fulmine si auto-rigenera tornando più bello (si fa per dire) di prima, la ragazza si risveglia a cose ormai terminate, ritrovandosi sola ed abbandonata.
Un'aquila d'oro le appare, volando nel cielo.
E' l'anima del suo amato Ken.
Fine.
Visionerò anche gli altri due film, perché amo questo genere splatter e tamarro alla Ken il Guerriero, pieno di femmine dagli occhi dolenti ma non moe, omaccioni nerboruti, sangue, budella e scenari angoscianti.
I tre OAV sono disponibili alla visione free su YouTube.