Theda Bara, viene
considerata una delle più
grandi attrici del cinema muto, nonché la prima, originale ed
inimitabile “vamp”
I suoi personaggi
femminili seduttori, pericolosi, moralmente discutibili, sono entrati
di diritto nella storia.
Agli occhi dei
contemporanei, un'attrice come Theda Bara potrebbe essere facilmente
e superficialmente catalogata come “poco attraente”, o
addirittura “brutta”.
Theda Bara aveva un
naso poco grazioso, era piccoletta, vagamente strabica e non particolarmente slanciata.
Un fisico come il
suo al giorno d'oggi, verrebbe bollato come non armonioso e tonico.
Ho sempre trovato
quest'attrice leggendaria, i cui film sono andati quasi totalmente
perduti a causa di un incendio avvenuto nel 1937 all'interno di un
magazzino di proprietà della Fox Film corporation, che mandò
in fumo piu di 40000 rulli di pellicola, un soggetto interessante,
curioso, in grado di catalizzare l' attenzione.
Solo quattro film e
pochi spezzoni sono sopravvissuti, regalandoci la possibilità di
capire come mai, venisse idolatrata dal pubblico.
Incuriosita ed
affascinata dalle foto che ritraggono questa leggendaria attrice,
foto ricche di suggestioni dark, dominate dallo sguardo serio,
bistrato di nero della diva, e dalla sua piccola bocca stretta in un
bocciolo scuro ed imbronciato, ho deciso di guardare uno dei film
superstiti che la vedono protagonista.
Quando “A fool there was” film del 1915 è
terminato, ho finalmente capito l'essenza di Theda Bara, del suo
essere una figura tanto amata e mitica.
A fool there was è
un film dalla trama semplicissima, che racconta di un ricco uomo
d'affari felicemente sposato e padre di una deliziosa bimba dai
boccoli biondi, che viene sedotto e portato alla rovina dalla “vamp”,
impersonata per l'appunto da Theda Bara.
(Mi sono innamorata di questo vestito...)
La donna, usando le
proprie grazie, e lasciando sottintendere di essere molto abile nell'
arte di stregare un uomo dentro e fuori dalle lenzuola passa di
maschio in maschio corrompendoli tutti, sino a renderli schiavi, ed incapaci di staccarsi o avere una volontà propria.
Assistiamo dunque
alla lenta ed inesorabile discesa agli inferi della vittima, che nel
corso del film sprofonda sempre di più
nell'abisso della degradazione e del peccato consumandosi
letteralmente, sino a mutarsi in un vecchio canuto privo di forze,
determinazione e denaro.
All'interno di
questa trama alquanto piatta, Theda Bara risplende grazie ad
un'interpretazione magica.
La sua presenza
scenica è monumentale,
impossibile non restare colpiti.
Ogni gesto, sguardo,
espressione, sprigiona puro fascino.
Dopo un secolo
ancora risplende, catturando l'immaginario dello spettatore in un
vortice dark, ammaliante, incredibilmente attraente.
(Una delle più celebri immagini dell'attrice)
Una figura senza tempo insomma, sopravvissuta alla distruzione e all'oblio grazie ad un carisma speciale, assai più forte di incendi, decenni, modelli estetici.